Inaugurato il capitello della Beata Giuliana di Collalto

Inaugurato il capitello della Beata Giuliana di Collalto

Le Associazioni Festeggiamenti Collalto, Alpini Collalto, ArcheoSusegana e Pro Loco Susegana hanno promosso, l’1 settembre 2022, la cerimonia di inaugurazione del restauro conservativo e valorizzazione del capitello dedicato a Beata Giuliana di Collalto e Santa Lucia, completato nel mese di agosto. Il restauro del capitello ha impegnato numerosi volontari delle citate Associazioni e alcuni professionisti per oltre un anno. È stata, in particolare, risanata la parete del capitello posta a nord-ovest, che presentava pericolose infiltrazioni d’acqua che avevano danneggiato gli affreschi interni e le decorazioni, successivamente restaurate. Un cartello informativo in due lingue racconta, in estrema sintesi, la storia di Beata Giuliana di Collalto.

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Capitello dedicato a Beata Giuliana di Collalto e Santa Lucia
Tracce dell’antica presenza del capitello si trovano sia nella cartografia del Ducato di Venezia (1798-1805), carta di Anton von Zach, sia nelle mappe napoleoniche di inizio Secolo XIX. Il restauro, completato nel 2022, grazie alla Principessa Trinidad di Collalto e all’opera di Festeggiamenti Collalto, Alpini Collalto, Pro Loco Susegana, ArcheoSusegana e Azienda Borgoluce, ha evidenziato un sedime di roccia calcarea sul quale poggia la base quadrangolare del capitello. Dall’antistante via si salgono sette gradini, in parte ricavati da materiale di recupero probabilmente prelevato dai ruderi dalla vicina trecentesca chiesetta di San Daniele in Tombola. All’interno, protetto da un cancello in ferro battuto, è visibile l’affresco raffigurante la Beata Giuliana e Santa Lucia, realizzato nel 1929 dall’artista di Colfosco Riccardo Cenedese, allora quindicenne.

A Venezia le spoglie di Santa Lucia e Beata Giuliana
Il culto di Santa Lucia ha radici antichissime in terra veneta dove conta numerose chiese e altari a lei dedicati. I fedeli la invocano soprattutto come protettrice della vista. Santa Lucia nasce a Siracusa da una ricca famiglia patrizia, presumibilmente nell’anno 280. Subisce il martirio a seguito delle persecuzioni contro i Cristiani decretate da Diocleziano. La sua morte avviene il 13 dicembre del 304. Le spoglie di Santa Lucia sono conservate a Venezia nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia. Quelle della Beata Giuliana nella chiesa di Santa Eufemia.

Il culto della Beata Giuliana di Collalto
Giuliana nasce a Collalto nel 1187 (cit. F. Corner). Ancora fanciulla manifesta un fervente ardore religioso che la porta a vestire, a soli 12 anni, l’abito benedettino nel monastero di Santa Margherita, sui Colli Euganei. Lì conosce la Beata Beatrice D’Este della quale diviene seguace e con la quale fonda una nuova comunità religiosa. Mentre Giuliana prega e piange sconsolata per la morte della sua guida spirituale le appare San Biagio che la esorta a recarsi a Venezia, presso l’isola di Spinalonga (ora Giudecca), per fondare un monastero che dedicherà ai santi Biagio e Cataldo e del quale sarà badessa.
Prima della morte, avvenuta il primo giorno di settembre del 1262, Giuliana compie diversi miracoli che la rendono benvoluta in tutta Venezia, dove è molto considerata per la particolare dedizione verso i poveri. Nell’ultimo periodo della sua vita, Giuliana patisce forti mal di testa e per questo è ancor oggi invocata dai sofferenti di emicrania. Sepolta nel cimitero del monastero, il suo corpo, esumato nel 1290, viene ritrovato integro, così come la cassa in legno che lo contiene.
Il corpo viene prima collocato in un sarcofago ligneo e, successivamente, nel 1733, posto in un altare in marmo della chiesa dei santi Biagio e Cataldo.
La beatificazione avviene nel 1743 a opera di Papa Benedetto XIV che estende ai feudi della famiglia Collalto il culto della Beata Giuliana, fino a quel momento limitato alla sola città di Venezia. Portato, nel 1810, nella chiesa del Redentore, il corpo della Beata Giuliana viene spostato, nel 1822, nella chiesa di Santa Eufemia dove tutt’ora è esposto all’interno della cappella dedicata a Sant’Anna.